S. Lucia V. e M. – Cianciana (AG)
Santa Lucia da sempre è stata venerata a Cianciana nella chiesa del Carmine.
La chiesa del Carmine fu eretta nell’anno 1700 da un devoto con l’aiuto del popolo, in seguito ad una grazia ricevuta alla moglie. Entrando nella chiesa, nel primo altare a sinistra, è venerato il simulacro di Santa Lucia, fatto giungere a Cianciana dal sac. Salvatore Mamo nella seconda metà dell’800. Il simulacro, in legno, di bella ed artistica fattura, è stato commissionato al grande artista Vincenzo Genovese da Palermo.
Nell’anno 2001, per interessamento del rettore della chiesa del Carmine, don Filippo Ferraro, il simulacro è stato restaurato; nello stesso anno, in occasione dei festeggiamenti, il simulacro è stato arricchito di una splendida corona e di una palma in argento, dono della famiglia Di Miceli; la cerimonia d’incoronazione è stata officiata da don Mario Giuseppe Carbone e dal cerimoniere vescovile don Mario Chiara, alla presenza dei seminaristi del Seminario Arcivescovile di Agrigento.
La festa di Santa Lucia, è stata da sempre celebrata annualmente il 13 dicembre.
Come ogni festa, anche questa ha un comitato, che cambia annualmente. Chi per un voto si è legato alla Santa, chiede di divenire “ lu supraiuri ”, sceglie due assistenti, e si incarica di organizzare in piena collaborazione del parroco la festa religiosa e folkloristica.
Il giorno 12 il risveglio degli abitanti viene allietato dal suono dei tamburi, che percorrono le vie del paese, annunciando che la comunità è in festa. A sera, dopo il canto solenne dei Vespri, viene accesa la tradizione l’accensione “ vampa “e la degustazione della “ cuccìa” (frumento cotto).
Il 13 dicembre, festa di Santa Lucia Vergine e Martire, al mattino, come il giorno precedente, vi è il suono festoso dei tamburi, che percorrono le vie che la sera attraverserà la processione. Nel pomeriggio la banda musicale attraversa il corso principale raccogliendo le offerte dei fedeli, mentre a sera, con grande partecipazione di popolo, ha inizio dalla Chiesa del Carmine la processione lungo la parte alta del paese per fermarsi in Chiesa Madre per la solenne concelebrazione Eucaristica a cui segue la processione per la parte bassa del paese rientrando nella Chiesa del Carmine. Al termine lo scambio della Plangia al nuovo superiore ha chiuso i festeggiamenti.
Testo a cura del nostro collaboratore Roberto Di Miceli
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Roberto Di Miceli