S. Maria di Ognina – Rione Ognina (Catania)

Data della Festa:
Domenica successiva all’8 settembre

Oggi per la seconda volta la Madonna lascia le mura del suo Santuario per consegnarsi ai suoi figli, per consegnarsi al suo popolo devoto, a visitare dopo un anno le case e la strade della sua Ognina.
Dopo la processione a mare della sera precedente, dove i protagonisti sono stati i pescatori e la gente del mare, in cui la Madonna visita tutti i lidi e la case lungo la costa, adesso il protagonista è il quartiere stesso, le case, le famiglie ed il popolo della parrocchia.
Maria va ad asciugare le lacrime di dolore dei suoi figli in difficoltà, al suo passaggio consegna il suo messaggio di speranza e di amore.
La Madonna passa e scruta tutti, e riconosce uno per uno chiamandolo per nome, vuole che tutti siano presenti al suo passaggio per poterli benedire e salutare.
Lei, la Madre Santa, entra in ogni singolo ambiente domestico per portare pace e sollievo dalle sofferenze, e lei insieme al Figlio se ne fanno carico al posto nostro e stanno vicino a chi li ama; la gente non sarà mai sola quando in casa c’è la benedizione di Maria e di Cristo.
Quindi Maria si consegna e va incontra al suo popolo, è lei che viene a visitare le proprie case; la Madonna è affidata per un giorno al popolo ogninese; Ognina si identifica con Maria; essa per una sera non appartiene più alla chiesa ma diventa proprietà privata di ogni singolo ogninese, perchè quella sera in particolare la gente fà sua la Vergine Maria, nel toccarla, pregarla o soltanto guardarla si forma uno stretto legame spirituale ed affettivo; lei mette i suoi occhi negli occhi di ogni singolo fedele, soprattutto guarda negli occhi del cuore e dell’anima del cristiano.
Alle ore 17,30 circa la Madonna posta sul fercolo ligneo oltrepassa il portale del Santuario e si affaccia sulla piazza accolta dal suono a festa delle campane, dal lancio di carte multicolori, dal suono delle melodie della banda musicale e dallo sparo di numerosi fuochi d’artificio al porto.
Un grosso applauso da parte dei fedeli tutti accoglie la Madonna, in una piazza gremita di gente: in quel momento la Madonna si consegna ai propri figli, e questo momento è anche sottolineato dalla tradizionale omelia da parte del parroco, che al concludersi dello spettacolo pirotecnico sale sopra il fercolo ed incomincia la sua prima omelia della serata con la conclusiva preghiera di affidamento ed un breve momento di preghiera silenziosa per parlare intimamene con la Santa Vergine e Madre ed affidare le proprie preghiere personali.
Da qui inizia la solenne processione per le vie del quartiere con continue soste di preghiera da parte del parroco, tra due ali di folla, con la gente che dal ponte assiste al passaggio della Vergine.
Alcuni momenti salienti della processione sono la “Calata dell’Angelo” in piazza dopo l’uscita ed il momento di preghiera alla rotatoria dove è situata una statua della Patrona della città S. Agata, dove si dice che quello fosse il punto dove arrivarono le reliquie della Santa Martire da Costantinopoli, in cui vi è anche un omaggio floreale da parte del comitato e delle associazioni agatine presiedute dal Grand’Uff. Luigi Maina.
Dopo aver attraversato tutte le strade del quartiere, la processione si conclude in tarda serata con uno spettacolo pirotecnico al porto e la successiva entrata della Madonna con la particolare chiusura della porta come nel giorno precedente, cioè che ad entrare in chiesa spetta solo al fercolo e tutti rimangono fuori, facendo in modo che la Madonna si congeda al popolo con la lenta chiusura della porta centrale del Santuario.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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