Cristo con la Croce – Ispica (RG)

Copia di DSCF6053Data della Festa:
Venerdì Santo

Il giorno del Venerdì Santo ad Ispica l’attenzione è invece dedicata al Cristo con la Croce.
Questa è la festa dei “nuziatari” ed è molto simile a quella del giorno precedente dei “cavari”: avvengono le stesse cose ma in modo inverso, quello cioè che hanno fatto il giorno prima i “cavari” lo fanno oggi i “nunziatari”.
Andiamo per ordine: la mattina la chiesa dell’Annunziata si riempie di devoti che appartengono all’Aciconfraternita della Madonna Annunziata con il loro tradizionale abito comprendente camicia bianca con fazzoletto azzurro, si predispongono ai piedi della cameretta in attesa della svelata del Cristo con la Croce.
Alle 11,00 il sacerdote davanti alla porta chiusa della cameretta grida per tre volte “Viva lu Patri” e tutti rispondono con lo stesso grido ed alla terza invocazione improvvisamente la porta scivola in basso e viene svelato nel suo splendore l’artistico ed espressivo gruppo statuario del Cristo che porta la Croce circondato da due Giudei tra le acclamazioni dei devoti, la commozione e lo sventolio dei fazzoletti azzurri; quindi un enorme grido di esultanza risuona all’interno della chiesa.
Dopo il simulacro sulla vara viene consegnato al popolo venendo sceso dalla sua cameretta e messo nella navata centrale della chiesa per l’adorazione dei fedeli.
Anche qui vengono esposti gli ex-voto comprendenti principalmente da figure in cera di bambini con, a differenza di quelli della festa del Cristo alla Colonna, vestitini di colore azzurro.
Nel primo pomeriggio, come giovedì, una delegazione della confraternita della Madonna Annunziata con il loro stendardo azzurro va a recare l’omaggio alla Madonna Addolorata dei “cavari” che si trova all’interno della chiesa di S. Maria Maggiore; al loro stendardo gli fanno fare tre inchini e tutti ritornano nella chiesa dell’Annunziata con una delegazione della confraternita di S. Maria la Cava che rende l’omaggio al Cristo con la Croce facendo tre inchini con il loro stendardo rosso; a questa processione, come il giorno precedente, partecipano tutte le confraternite ed i gruppi religiosi del paese.
Dopo la celebrazione liturgica dell’Adorazione della Croce alle ore 18,00 circa avviene l’uscita del simulacro dalla chiesa preceduto da comparse che rappresentano soldati romani con le lance e due soldati a cavallo che li precedono.
In un punto della processione avviene l’inverso di quello che avviene il giorno prima: il Cristo si incontra stavolta con la Madonna Addolorata dei “cavari” che precedentemente nel pomeriggio una delegazione dei “nunziatari” aveva reso l’omaggio, quindi rende l’omaggio al Cristo facendo tre inchini e proseguendo assieme nella processione, precisamente prima i rispettivi stendardi, poi la Madonna.
In tarda nottata la processione si conclude tra lo sparo di grandiosi fuochi pirotecnici, i giri del simulacro all’interno della chiesa e la successiva reposizione e chiusura del Cristo all’interno della cameretta, tra la commozione e le grida dei devoti e dei fedeli tutti.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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